Archivi categoria: politica

Il Movimento che ha cambiato l’Italia… senza che nessuno se ne accorgesse

L’attività parlamentare del Movimento 5 Stelle (M5S) all’inizio del mandato politico è risultata ampiamente sottovalutata, soprattutto a causa della scarsa copertura mediatica e della debole comunicazione interna ed esterna del movimento.

Questa invisibilità ha generato frustrazione tra gli attivisti e i rappresentanti, convinti che i media tradizionali oscurassero deliberatamente le loro iniziative per difendere lo status quo politico.

Il M5S ha spesso dimostrato incapacità nel promuovere i propri successi, nell’organizzare eventi efficaci di sensibilizzazione pubblica e nell’utilizzare appieno gli strumenti digitali per contrastare la censura informativa e coinvolgere i cittadini. Un miglioramento della strategia comunicativa resta dunque una priorità, specialmente per valorizzare il lavoro svolto dai parlamentari. Continua a leggere

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L’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) procede su due fronti distinti

di Monica Montella  e Franco Mostacci pubblicato su Il Fatto Quotidiano del 24 agosto 2025 LEGGI pdf

Da un lato, il percorso legato al raggiungimento di traguardi e obiettivi concordati con la Commissione europea sta andando avanti senza intoppi: proprio nei giorni scorsi, l’Italia ha ricevuto 18,2 miliardi di euro legati alla settima rata, mentre sono in fase di verifica altri 12 traguardi e 28 obiettivi previsti per il primo semestre del 2025.

Diverso è il discorso sul fronte operativo, cioè quello che riguarda l’attuazione concreta degli interventi e i pagamenti destinati a chi li realizza. Qui i segnali sono meno incoraggianti: i ritardi continuano ad accumularsi, proprio mentre ci si avvicina alla scadenza finale del piano. Secondo gli ultimi dati, al 30 giugno 2025 risultano attivati quasi 300 mila progetti per un valore complessivo di 159 miliardi di euro, su un totale di 194,5 miliardi previsti. Ma la distanza tra la programmazione e l’attuazione effettiva resta ampia, e il tempo stringe. Continua a leggere



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Attuazione del Pnrr: regioni ostacolo o protagoniste?

Pubblicato su lavoce.info

Le Regioni italiane svolgono un ruolo strategico nell’attuazione del PNRR, soprattutto nei settori di competenza esclusiva o concorrente con lo Stato, contribuendo alla realizzazione di una governance multilivello. Il loro coinvolgimento è particolarmente rilevante in ambiti quali la sanità territoriale (Missione 6), con interventi come le Case della Comunità e la telemedicina; la mobilità sostenibile (Missione 3), attraverso l’acquisto di treni elettrici o a idrogeno; l’istruzione tecnica e la formazione professionale (Missione 4), mediante il potenziamento degli ITS e dei centri regionali; e le politiche sociali e occupazionali (Missione 5), con progetti inclusivi e di rigenerazione urbana.

 

Finanziamenti del Pnrr assegnati alle Regioni per componente al 31 marzo 2025 (miliardi di euro)

Fonte: Italia Domani (open data)

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Crescono i crediti di imposta di Transizione 4.0. Ma i dubbi restano

Pubblicato su lavoce.info

Dopo la stagione del super e iperammortamento che ha contraddistinto il decennio passato, con la Legge di Bilancio 2020 gli incentivi agli investimenti delle imprese hanno assunto una nuova forma: quella dei crediti d’imposta. In questo scenario si inserisce il Piano Transizione 4.0, con l’obiettivo di potenziare la produttività, la competitività e la sostenibilità del sistema imprenditoriale italiano.

Il Piano offre incentivi fiscali mirati a sostenere la trasformazione digitale dei processi produttivi, incoraggiando investimenti in beni strumentali materiali ad alto contenuto tecnologico, beni immateriali, attività di ricerca e sviluppo e percorsi di formazione. Il credito d’imposta si configura come un insieme di incentivi fiscali automatici, utilizzabili esclusivamente in compensazione, senza necessità di valutazioni preliminari ed è cumulabile con altre agevolazioni riferite agli stessi costi. Per accedere ai benefici, i beni devono essere nuovi e direttamente funzionali all’attività dell’impresa, così da assicurare un vero avanzamento verso l’innovazione. Continua a leggere



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Roma: Contratto per i Servizi Funebri e Cimiteriali – Il Silenzio del Passato, la Proroga di Oggi

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AMA e Roma Capitale intrattengono rapporti regolati da diversi contratti di servizio, tra cui quello per la gestione dell’igiene urbana, il contratto relativo ai servizi funebri e cimiteriali, e altri accordi per servizi extra-TARI, quali la rimozione dei manifesti abusivi, la gestione dell’igiene urbana in occasione di eventi pubblici e la bonifica di aree pubbliche e private. Tra questi, il contratto per la gestione dei servizi funebri e cimiteriali riveste un’importanza particolare per i cittadini di Roma.

Un pò di storia…..

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Il fondo di solidarietà nazionale assente nel DDl Calderoli

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Nel DDl su autonomia differenziata, proposto e presentato recentemente dal Ministro Calderoli ai presidenti delle regioni, non c’è traccia di definire con quale capacità fiscale si intende garantire la copertura finanziaria delle materie che, ai sensi dell’art. 116, terzo comma, della Costituzione, possono essere oggetto di attribuzione alle Regioni a statuto ordinario.

Nell’ambito del progetto di Governo del centro-destra, riguardante l’autonomia differenziata, un aspetto di estrema importanza, di cui si discute poco, è invece quello della capacità fiscale ai vari livelli di governo.

La capacità fiscale rappresenta il gettito potenziale da entrate da imposte proprie tra i vari livelli di governo (Stato, Regioni, Province – Città Metropolitane e Comuni), date la base imponibile e l’aliquota standard legale. Continua a leggere



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Contratto AMA e CAPUT MUNDI

 

Il 31 maggio 2019 viene approvato lo schema di Contratto di Servizio e allegati (DGC n. 106/2019) tra Roma Capitale ed AMA SpA, per la gestione dei rifiuti urbani e i servizi di igiene urbana”, con durata triennale (anni 2019– 2021) e con efficacia da maggio 2019, composto dall’Articolato (25 articoli) e da 26 Allegati.

L’importo del contratto previsto è stato di 786.978.154,80 (IVA inclusa) all’anno[1].

Successivi provvedimenti dirigenziali da parte delle competenti strutture di Roma Capitale formalizzano poi i relativi impegni di spesa.

ll Contratto di Servizio tra AMA e Roma Capitale pone tra gli obiettivi del!’Azienda il rispetto di standard quanti-qualitativi. Continua a leggere



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Un database “casalingo” per il monitoraggio del PNRR

 

  1. Scarica il database file excel (si consiglia di consultare il foglio ‘Legenda’) II Rev
  2. Iscriviti al Gruppo Facebook
  3. Conferenza stampa (video) di presentazione (Senato, Sala Nassirya, 2 marzo 2022) presentazione monitoraggio
  4. Caso studio Riforma Giustizia e PNRR
  5. Atto di sindacato ispettivo Interrogazione su Ecobonus
  6. Atto di sindacato ispettivo Interrogazione su Piani Integrati Urbani

Le riforme e gli investimenti previsti dal piano nazionale di ripresa e resilienza rappresentano una grande occasione di rilancio per l’Italia, ma senza una piattaforma centralizzata di monitoraggio pubblica e aperta alla cittadinanza, diventa arduo seguire l’attuazione di ciascuna misura in tutte le sue fasi e articolazioni territoriali e osservare la realizzazione delle priorità trasversali.  

Non è neanche possibile verificare il raggiungimento degli obiettivi climatici, della transizione digitale e delle risorse destinate al Sud. Dal canto suo il portale Italia Domani del Governo ha un mero scopo di divulgazione delle modalità di gestione del PNRR, ma non consente un monitoraggio puntuale e esaustivo dello stato di attuazione degli investimenti e delle riforme che saranno implementati fino al 2026. Continua a leggere



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Garanzie a debito per il Fondo verde per il clima

 

Leggi la proposta ODG al disegno di legge al bilancio 

Leggi la relazione

Leggi la norma

Disponiamo di una sola Terra, ma ci comportiamo come se ne avessimo a disposizione 1,6 vivendo al di sopra delle possibilità di rigenerazione delle risorse naturali, con importanti differenze tra le diverse aree territoriali del pianeta.

Nella Decisione presa a COP26 a Glasgow nel patto per il clima si legge che le attività umane hanno causato fino ad oggi per circa 1,1°C il riscaldamento globale e che gli impatti già si stanno  facendo sentire in ogni paese.
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