Attività per il cittadino

Ciò che mi preme molto (e che vorrei che si realizzi al più presto) è quello di ascoltare le problematiche del cittadino e da questi avviare politiche di azione concrete.

La piattaforma informatica a cui si dovrebbe lavorare dovrebbe considerare TRE tipologie di accesso di utenti:
1) UTENTI REGISTRATI ATTIVI (attivisti certificati dei vari movimenti territoriali);
2) UTENTI REGISTRATI PASSIVI (iscritti ma non attivi che seguono ma non hanno il tempo di partecipare), possono partecipare alle votazioni per la scelta dei candidati portavoce ma non possono essere nominati candidati portavoce;
3) UTENTI NON REGISTRATI (TUTTI I CITTADINI).
L’utente registrato attivo è quello che collabora in maniera diretta e partecipata con i cittadini del territorio, conosce anche persolamente alcuni di loro, conosce il territorio e le problematiche di chi ci vive.
L’utente registrato passivo è colui che condivide le tematiche, i problemi e magari sollecita e stimola il gruppo, al fine di  evidenziare ciò che non va sul territorio ma nello stesso tempo o per il tipo di lavoro o per gli impegni familiari gli impediscono di essere fisicamente attivo.
Infine gli utenti non registrati “tutti i cittadini” che continuamente seguono con curiosità il blog o i vari gruppi presenti su internet oppure indicano o denunciano varie problematiche  (le tematiche possono essere tra le più svariate) ma che non vogliono né registrarsi né attivarsi, vogliono essere soltanto i denunciatori di una situazione di disagio. Bene bisogna includere in qualche modo anche questa tipologia di utente  perché si deve partire da tutti i cittadini per creare delle politiche efficaci dal basso e che diano voce a chi voce oggi non ne ha nelle istituzioni.
Se si vuole essere diversi dai partiti che ci circondano bisogna intervenire in maniera efficace su questa struttura organizzativa.

Il cittadino smart come strumento di sviluppo

La “conoscenza” deve essere considerata come un bene comune affinché si amplifichi la sua diffusione e utilizzazione all’interno dei processi produttivi. Ormai è riconosciuto a livello internazionale che uno dei fattori di sviluppo di una economia è il suo capitale umano. Puntare sul talento e sulla creatività dei cittadini intelligenti (smart citizen) rappresenta attualmente l’arma vincente ed economicamente sostenibile. Bisogna quindi promuovere la combinazione intelligente delle dotazioni disponibili, con la partecipazione attiva, consapevole e indipendente dei cittadini.

Una crescita intelligente è quella che promuove la conoscenza e l’innovazione. Ciò significa fare in modo che le idee innovative si trasformino in nuovi prodotti e servizi tali da stimolare la crescita, creare posti di lavoro e contribuire ad affrontare le sfide proprie della società europea e mondiale.

Bisogna, in definitiva, puntare sul capitale umano come fattore di sviluppo della nostra società.

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