I “cittadini smart” come fattore di sviluppo di un’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione

di Monica Montella

La “conoscenza” deve essere considerata come un bene comune affinché si amplifichi la sua diffusione e utilizzazione all’interno dei processi produttivi. Ormai è riconosciuto a livello internazionale che uno dei fattori di sviluppo di una economia è il suo capitale umano.
Puntare sul talento e sulla creatività dei cittadini intelligenti (smart citizen) rappresenta attualmente l’arma vincente ed economicamente sostenibile, bisogna quindi promuovere la combinazione intelligente delle dotazioni disponibili, con la partecipazione attiva,
consapevole e indipendente dei cittadini. Una crescita intelligente è quella che promuove la conoscenza e l’innovazione. Ciò significa fare in modo che le idee innovative si trasformino in nuovi prodotti e servizi tali da stimolare la crescita, creare posti di lavoro e contribuire ad affrontare le sfide proprie della società europea e mondiale. Bisogna in definitiva puntare sul capitale umano come fattore di sviluppo della nostra società. Per raggiungere questo scopo, tuttavia, le iniziative devono essere associate ad una imprenditoria basata sulla conoscenza e sull’innovazione, con un’attenzione particolare alle esigenze degli utenti e per le opportunità di mercato. I punti di forza di un’economia basata sulla conoscenza e sull’innovazione sono vari: -sviluppare una struttura culturale, -migliorare le condizioni di salute, -garantire la sicurezza individuale, -la qualità delle abitazioni, -le strutture educative, -le attrattività turistiche, -favorire la coesione sociale.
Come agire

  • Bisogna valorizzare le caratteristiche del capitale umano disponibile: livello di qualifica, affinità per l’apprendimento permanente, favorire la pluralità sociale ed etnica, la flessibilità creativa e l’apertura mentale, la partecipazione alla vita pubblica.
  • I cittadini devono avere la possibilità di fare, di agire, di partecipare (entrare in un’ottica di mentalità creativa).
  • Bisogna avviare una rivoluzione culturale che permetta la realizzazione delle idee per garantire un’innovazione sociale.
  • Creare un senso di coscienza collettiva da parte dei cittadini sulle reti di connessione rapida.
  • Sviluppare l’aggregazione sociale (in inglese coworking) di un gruppo di persone che lavorano in modo indipendente, ma condividono valori e sono interessati a lavorare in sinergia con persone di talento che la pensano nello stesso modo.
  • Per migliorare la progettazione dei servizi pubblici la diffusione della tecnologia deve poter fornire ai cittadini la possibilità di ricevere e fornire informazioni in tempo utile.
  • Convogliare tutte le idee in un posto unico in modo che l’intelligenza collettiva e sociale sia ottimizzata al massimo per utilizzare il capitale umano potenziale.
  • Creare un clima di fiducia, legalità, essere aperti, trasparenti, mettere passione in modo da inculcare nelle persone questi principi (rivoluzione sociale).

Chi sono gli attori di questo processo di sviluppo intelligente
CHI
Il cittadino è l’attore principale di questo processo di crescita.
Le imprese hanno la loro responsabilità nel processo di sviluppo intelligente.
Le istituzioni devono favorire e consentire, attraverso una piattaforma condivisa, di mettere insieme tutti i soggetti coinvolti nel processo di innovazione intelligente.
COSA
Creare progetti con l’utilizzo di intelligenza collettiva che non hanno bisogno necessariamente di un leader ma di un promotore di idee innovative affinché il processo di riforma sia attuato.
DOVE
Il luogo dove far convergere le idee, attuarle e promuoverle può essere virtuale o reale, a seconda del tipo di progetto che si vuole realizzare.
COME
Per permettere il passaggio dalla comunità virtuale alla comunità reale con l’utilizzo di nuove tecnologie innovative.
QUANDO
Ogni volta che ci sono evidenti processi distorti di sviluppo o di evidenti inefficienze di sistema, il gruppo di cittadini intelligenti si attiva con azione/progetto mirato alla soluzione del problema.
PERCHE’
Bisogna favorire il passaggio da un’economia basata sul profitto (come quella attuale) in cui le imprese hanno imposto ai cittadini le loro scelte economiche a danno della sostenibilità sociale ed ambientale ad una in cui i cittadini devono guidare le imprese nel processo di sviluppo per creare valore aggiunto sostenibile ed efficiente al loro servizio orientando i profitti al benessere collettivo del proprio paese.
I progetti su quali tematiche dovranno intervenire
I temi su cui intervenire possono essere molteplici. Attualmente le tematiche più che necessitano di sviluppo intelligente sono: la governance urbana, il rilancio dell’economia sostenibile territoriale, la sostenibilità ambientale, la mobilità intelligente, l’utilizzo delle
tecnologie a pieno regime in tutti settori dell’economia. Questi progetti si distingueranno per la loro controparte più tecnologica, per la loro competitività e per la valorizzazione del capitale umano, sociale ed ambientale.
I progetti o le azioni dovranno promuovere la partecipazione diretta dei cittadini alla gestione della cosa pubblica tramite forme di democrazia digitale, ed i cittadini saranno gli attori principali e rappresenteranno la spina dorsale del processo di sviluppo trasformandosi in cittadinanza partecipata per favorire le strategie di politiche innovative.

Proposta presentata sul forum del movimento cinque stelle il 22-gennaio 2013 ma senpre più importante da condividere e attuare, se vogliamo il cambiamento che tutti auspichiamo.

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http://www.monicamontella.it/

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