Archivi autore: Monica Montella

Il Movimento che ha cambiato l’Italia… senza che nessuno se ne accorgesse

L’attività parlamentare del Movimento 5 Stelle (M5S) all’inizio del mandato politico è risultata ampiamente sottovalutata, soprattutto a causa della scarsa copertura mediatica e della debole comunicazione interna ed esterna del movimento.

Questa invisibilità ha generato frustrazione tra gli attivisti e i rappresentanti, convinti che i media tradizionali oscurassero deliberatamente le loro iniziative per difendere lo status quo politico.

Il M5S ha spesso dimostrato incapacità nel promuovere i propri successi, nell’organizzare eventi efficaci di sensibilizzazione pubblica e nell’utilizzare appieno gli strumenti digitali per contrastare la censura informativa e coinvolgere i cittadini. Un miglioramento della strategia comunicativa resta dunque una priorità, specialmente per valorizzare il lavoro svolto dai parlamentari. Continua a leggere

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Entrate extratributarie, una risorsa da valorizzare

Pubblicato* su lavoce.info

Le entrate extratributarie rappresentano una componente strategica per il bilancio dello stato. Contribuiscono al finanziamento dell’attività statale senza aumentare la pressione fiscale. Ma va migliorata la trasparenza e l’efficacia della riscossione.

Una fonte di entrate in crescita costante 

Le entrate pubbliche si dividono in due grandi categorie: tributarie ed extratributarie. Le prime comprendono imposte, tasse e contributi pagati da cittadini e imprese. Le seconde, invece, rappresentano una fonte di finanziamento alternativa, che include proventi da dividendi, concessioni, canoni, sanzioni e utili delle imprese pubbliche.

Pur essendo spesso trascurate, le entrate extratributarie rivestono un ruolo strategico, perché generano risorse senza incidere direttamente sui cittadini, contribuendo così alla stabilità e sostenibilità delle finanze pubbliche. Negli ultimi anni, le entrate extratributarie accertate dallo stato hanno mostrato una crescita significativa. In particolare, dal 2022 in poi, si registra un superamento stabile della soglia dei 100 miliardi di euro.

Entrate extratributarie per gestione contabile, anni 2011-2024Fonte: Ministero dell’Economia  (database Bdap) Continua a leggere



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L’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) procede su due fronti distinti

di Monica Montella  e Franco Mostacci pubblicato su Il Fatto Quotidiano del 24 agosto 2025 LEGGI pdf

Da un lato, il percorso legato al raggiungimento di traguardi e obiettivi concordati con la Commissione europea sta andando avanti senza intoppi: proprio nei giorni scorsi, l’Italia ha ricevuto 18,2 miliardi di euro legati alla settima rata, mentre sono in fase di verifica altri 12 traguardi e 28 obiettivi previsti per il primo semestre del 2025.

Diverso è il discorso sul fronte operativo, cioè quello che riguarda l’attuazione concreta degli interventi e i pagamenti destinati a chi li realizza. Qui i segnali sono meno incoraggianti: i ritardi continuano ad accumularsi, proprio mentre ci si avvicina alla scadenza finale del piano. Secondo gli ultimi dati, al 30 giugno 2025 risultano attivati quasi 300 mila progetti per un valore complessivo di 159 miliardi di euro, su un totale di 194,5 miliardi previsti. Ma la distanza tra la programmazione e l’attuazione effettiva resta ampia, e il tempo stringe. Continua a leggere



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Attuazione del Pnrr: regioni ostacolo o protagoniste?

Pubblicato su lavoce.info

Le Regioni italiane svolgono un ruolo strategico nell’attuazione del PNRR, soprattutto nei settori di competenza esclusiva o concorrente con lo Stato, contribuendo alla realizzazione di una governance multilivello. Il loro coinvolgimento è particolarmente rilevante in ambiti quali la sanità territoriale (Missione 6), con interventi come le Case della Comunità e la telemedicina; la mobilità sostenibile (Missione 3), attraverso l’acquisto di treni elettrici o a idrogeno; l’istruzione tecnica e la formazione professionale (Missione 4), mediante il potenziamento degli ITS e dei centri regionali; e le politiche sociali e occupazionali (Missione 5), con progetti inclusivi e di rigenerazione urbana.

 

Finanziamenti del Pnrr assegnati alle Regioni per componente al 31 marzo 2025 (miliardi di euro)

Fonte: Italia Domani (open data)

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Crescono i crediti di imposta di Transizione 4.0. Ma i dubbi restano

Pubblicato su lavoce.info

Dopo la stagione del super e iperammortamento che ha contraddistinto il decennio passato, con la Legge di Bilancio 2020 gli incentivi agli investimenti delle imprese hanno assunto una nuova forma: quella dei crediti d’imposta. In questo scenario si inserisce il Piano Transizione 4.0, con l’obiettivo di potenziare la produttività, la competitività e la sostenibilità del sistema imprenditoriale italiano.

Il Piano offre incentivi fiscali mirati a sostenere la trasformazione digitale dei processi produttivi, incoraggiando investimenti in beni strumentali materiali ad alto contenuto tecnologico, beni immateriali, attività di ricerca e sviluppo e percorsi di formazione. Il credito d’imposta si configura come un insieme di incentivi fiscali automatici, utilizzabili esclusivamente in compensazione, senza necessità di valutazioni preliminari ed è cumulabile con altre agevolazioni riferite agli stessi costi. Per accedere ai benefici, i beni devono essere nuovi e direttamente funzionali all’attività dell’impresa, così da assicurare un vero avanzamento verso l’innovazione. Continua a leggere



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Napoli e PNRR: 3,2 miliardi di euro per cambiare volto alla città

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Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta un’opportunità storica per la città di Napoli.

Se spesi in modo efficace e trasparente i 3,2 miliardi di euro, si potrebbe trasformare radicalmente il tessuto urbano, sociale ed economico del capoluogo partenopeo.

Di risorse per la città ce ne sono molte: ai 2,5 miliardi di euro del PNRR si sommano altri 700 milioni provenienti da diversi enti, tra cui 271 milioni dallo Stato e 80 milioni da investimenti privati.

Gli interventi finanziati toccano tutte le principali dimensioni della città – dall’ambiente alla scuola, dalla mobilità alla rigenerazione urbana – e coinvolgono una pluralità di soggetti attuatori, pubblici e privati.

I Progetti complessivi al 13 dicembre 2024[1] sono 4.171 localizzati nel Comune di Napoli per un importo totale di circa 2,52 miliardi di euro. La Missione con maggiori fondi: è la M5 – Coesione e Inclusione, con 882,7 milioni di euro (pari al 35% circa del totale), seguita da M1 – Digitalizzazione (612 milioni, 24,3%) e M2 – Rivoluzione verde e transizione ecologica (424 milioni, 16,8%). Continua a leggere



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PNRR Santa Marinella: cambierà il volto della Perla del Tirreno?

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Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha destinato a Santa Marinella un finanziamento di 15 milioni di euro, un’opportunità significativa che, se gestita con efficacia, potrebbe valorizzare la città conosciuta come la Perla del Tirreno.

Al 13 dicembre 2024, nel Comune di Santa Marinella risultano finanziati 63 progetti per un importo complessivo di 22 milioni di euro. Di questi, 15 milioni provengono direttamente dal PNRR, mentre i restanti fondi includono quasi 2 milioni di euro da altre fonti, 4,3 milioni dallo Stato e circa 300 mila euro stanziati dal Comune.

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Pioggia di soldi a Roma: cambierà il volto della città?

 

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) ha destinato alla città di Roma finanziamenti per 9,4 miliardi di euro, cui si aggiungono ulteriori 2,2 miliardi previsti per le opere legate al Giubileo 2025[1]. Si tratta di un volume di risorse straordinario che, se utilizzato in modo efficace, potrebbe trasformare il volto della Capitale.

Roma si estende su un territorio vasto, abitato da 2,8 milioni di residenti, ai quali si sommano quotidianamente migliaia di lavoratori pendolari provenienti dall’area metropolitana. La sua storia millenaria, il patrimonio artistico e culturale unico al mondo e il ruolo centrale della Santa Sede la rendono una delle principali mete turistiche globali. In quanto Capitale d’Italia, ospita inoltre Ministeri, ambasciate, università pubbliche e private, centri di ricerca e poli sanitari d’eccellenza.

Gli interventi previsti dal Pnrr abbracciano le molteplici dimensioni della città e coinvolgono diversi attori responsabili della loro realizzazione. Continua a leggere



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Pnrr, il conto alla rovescia: a fine 2024, cosa è stato fatto e cosa resta da fare

Pubblicato su Il Fatto Quotidiano del 17 marzo 2025 Ecco perchè il Pnrr ancora non decolla: tutti i ritardi

Il database sul Pnrr e il Pnc (Open Data)

Manca poco più di un anno alla scadenza del termine per il completamento degli investimenti e delle riforme previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Le informazioni rese disponibili su Italia Domani sono ferme alla fine dello scorso anno e non consentono di seguire in tempo reale lo stato di avanzamento dei progetti.

Nel frattempo, il Governo – che ancora deve presentare la Relazione al Parlamento di fine 2024 sullo stato di attuazione del Pnrr – si prepara a richiedere una nuova riprogrammazione delle risorse per affrontare i ritardi e le difficoltà emerse nella realizzazione di alcune misure. Continua a leggere



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Roma: Contratto per i Servizi Funebri e Cimiteriali – Il Silenzio del Passato, la Proroga di Oggi

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AMA e Roma Capitale intrattengono rapporti regolati da diversi contratti di servizio, tra cui quello per la gestione dell’igiene urbana, il contratto relativo ai servizi funebri e cimiteriali, e altri accordi per servizi extra-TARI, quali la rimozione dei manifesti abusivi, la gestione dell’igiene urbana in occasione di eventi pubblici e la bonifica di aree pubbliche e private. Tra questi, il contratto per la gestione dei servizi funebri e cimiteriali riveste un’importanza particolare per i cittadini di Roma.

Un pò di storia…..

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