Archivi categoria: PNRR

Attuazione del Pnrr: regioni ostacolo o protagoniste?

Pubblicato su lavoce.info

Le Regioni italiane svolgono un ruolo strategico nell’attuazione del PNRR, soprattutto nei settori di competenza esclusiva o concorrente con lo Stato, contribuendo alla realizzazione di una governance multilivello. Il loro coinvolgimento è particolarmente rilevante in ambiti quali la sanità territoriale (Missione 6), con interventi come le Case della Comunità e la telemedicina; la mobilità sostenibile (Missione 3), attraverso l’acquisto di treni elettrici o a idrogeno; l’istruzione tecnica e la formazione professionale (Missione 4), mediante il potenziamento degli ITS e dei centri regionali; e le politiche sociali e occupazionali (Missione 5), con progetti inclusivi e di rigenerazione urbana.

 

Finanziamenti del Pnrr assegnati alle Regioni per componente al 31 marzo 2025 (miliardi di euro)

Fonte: Italia Domani (open data)

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Crescono i crediti di imposta di Transizione 4.0. Ma i dubbi restano

Pubblicato su lavoce.info

Dopo la stagione del super e iperammortamento che ha contraddistinto il decennio passato, con la Legge di Bilancio 2020 gli incentivi agli investimenti delle imprese hanno assunto una nuova forma: quella dei crediti d’imposta. In questo scenario si inserisce il Piano Transizione 4.0, con l’obiettivo di potenziare la produttività, la competitività e la sostenibilità del sistema imprenditoriale italiano.

Il Piano offre incentivi fiscali mirati a sostenere la trasformazione digitale dei processi produttivi, incoraggiando investimenti in beni strumentali materiali ad alto contenuto tecnologico, beni immateriali, attività di ricerca e sviluppo e percorsi di formazione. Il credito d’imposta si configura come un insieme di incentivi fiscali automatici, utilizzabili esclusivamente in compensazione, senza necessità di valutazioni preliminari ed è cumulabile con altre agevolazioni riferite agli stessi costi. Per accedere ai benefici, i beni devono essere nuovi e direttamente funzionali all’attività dell’impresa, così da assicurare un vero avanzamento verso l’innovazione. Continua a leggere



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Napoli e PNRR: 3,2 miliardi di euro per cambiare volto alla città

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Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) rappresenta un’opportunità storica per la città di Napoli.

Se spesi in modo efficace e trasparente i 3,2 miliardi di euro, si potrebbe trasformare radicalmente il tessuto urbano, sociale ed economico del capoluogo partenopeo.

Di risorse per la città ce ne sono molte: ai 2,5 miliardi di euro del PNRR si sommano altri 700 milioni provenienti da diversi enti, tra cui 271 milioni dallo Stato e 80 milioni da investimenti privati.

Gli interventi finanziati toccano tutte le principali dimensioni della città – dall’ambiente alla scuola, dalla mobilità alla rigenerazione urbana – e coinvolgono una pluralità di soggetti attuatori, pubblici e privati.

I Progetti complessivi al 13 dicembre 2024[1] sono 4.171 localizzati nel Comune di Napoli per un importo totale di circa 2,52 miliardi di euro. La Missione con maggiori fondi: è la M5 – Coesione e Inclusione, con 882,7 milioni di euro (pari al 35% circa del totale), seguita da M1 – Digitalizzazione (612 milioni, 24,3%) e M2 – Rivoluzione verde e transizione ecologica (424 milioni, 16,8%). Continua a leggere



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PNRR Santa Marinella: cambierà il volto della Perla del Tirreno?

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Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ha destinato a Santa Marinella un finanziamento di 15 milioni di euro, un’opportunità significativa che, se gestita con efficacia, potrebbe valorizzare la città conosciuta come la Perla del Tirreno.

Al 13 dicembre 2024, nel Comune di Santa Marinella risultano finanziati 63 progetti per un importo complessivo di 22 milioni di euro. Di questi, 15 milioni provengono direttamente dal PNRR, mentre i restanti fondi includono quasi 2 milioni di euro da altre fonti, 4,3 milioni dallo Stato e circa 300 mila euro stanziati dal Comune.

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Pioggia di soldi a Roma: cambierà il volto della città?

 

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) ha destinato alla città di Roma finanziamenti per 9,4 miliardi di euro, cui si aggiungono ulteriori 2,2 miliardi previsti per le opere legate al Giubileo 2025[1]. Si tratta di un volume di risorse straordinario che, se utilizzato in modo efficace, potrebbe trasformare il volto della Capitale.

Roma si estende su un territorio vasto, abitato da 2,8 milioni di residenti, ai quali si sommano quotidianamente migliaia di lavoratori pendolari provenienti dall’area metropolitana. La sua storia millenaria, il patrimonio artistico e culturale unico al mondo e il ruolo centrale della Santa Sede la rendono una delle principali mete turistiche globali. In quanto Capitale d’Italia, ospita inoltre Ministeri, ambasciate, università pubbliche e private, centri di ricerca e poli sanitari d’eccellenza.

Gli interventi previsti dal Pnrr abbracciano le molteplici dimensioni della città e coinvolgono diversi attori responsabili della loro realizzazione. Continua a leggere



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Pnrr, il conto alla rovescia: a fine 2024, cosa è stato fatto e cosa resta da fare

Pubblicato su Il Fatto Quotidiano del 17 marzo 2025 Ecco perchè il Pnrr ancora non decolla: tutti i ritardi

Il database sul Pnrr e il Pnc (Open Data)

Manca poco più di un anno alla scadenza del termine per il completamento degli investimenti e delle riforme previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr). Le informazioni rese disponibili su Italia Domani sono ferme alla fine dello scorso anno e non consentono di seguire in tempo reale lo stato di avanzamento dei progetti.

Nel frattempo, il Governo – che ancora deve presentare la Relazione al Parlamento di fine 2024 sullo stato di attuazione del Pnrr – si prepara a richiedere una nuova riprogrammazione delle risorse per affrontare i ritardi e le difficoltà emerse nella realizzazione di alcune misure. Continua a leggere



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PNRR e infanzia: ritardi e incertezze. Il Piano rischia il flop?

pubblicato su LaVoce.Info Rischio flop per il Pnrr dell’infanzia

Il piano per gli asili nido e le scuole dell’infanzia costituisce un investimento strategico per l’implementazione del PNRR, con i Comuni incaricati della sua attuazione. Lo stato di avanzamento dei lavori al 13 dicembre 2024 mostra segnali di difficoltà che potrebbero determinare ritardi difficili da recuperare, soprattutto considerando che le opere dovranno essere concluse e collaudate entro giugno 2026.

Nell’anno scolastico 2017-2018 l’offerta di asili nido in Italia copriva solo il 25% dei bambini 0-3 anni, con notevoli disparità territoriali (Istat, 2020). Continua a leggere



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Revisione del Pnrr: le imprese uniche beneficiarie

di Monica Montella e Franco Mostacci
puublicato il 18 aprile 2024 su LaVoce.info con il titolo Come si cambia, il Pnrr dopo la revisione

l risultato di cancellazioni, definanziamenti, rifinanziamenti e creazione di nuovi progetti è una distribuzione delle risorse finanziarie all’interno del Pnrr decisamente diversa dal piano originale.

Più soldi alle imprese, meno risorse per enti locali, misure sociali e il Sud. Anche tra i ministeri c’è chi guadagna e chi perde.

Il database sul Pnrr (aggiornato al 30 marzo 2024)

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Un database “casalingo” per il monitoraggio del PNRR

 

  1. Scarica il database file excel (si consiglia di consultare il foglio ‘Legenda’) II Rev
  2. Iscriviti al Gruppo Facebook
  3. Conferenza stampa (video) di presentazione (Senato, Sala Nassirya, 2 marzo 2022) presentazione monitoraggio
  4. Caso studio Riforma Giustizia e PNRR
  5. Atto di sindacato ispettivo Interrogazione su Ecobonus
  6. Atto di sindacato ispettivo Interrogazione su Piani Integrati Urbani

Le riforme e gli investimenti previsti dal piano nazionale di ripresa e resilienza rappresentano una grande occasione di rilancio per l’Italia, ma senza una piattaforma centralizzata di monitoraggio pubblica e aperta alla cittadinanza, diventa arduo seguire l’attuazione di ciascuna misura in tutte le sue fasi e articolazioni territoriali e osservare la realizzazione delle priorità trasversali.  

Non è neanche possibile verificare il raggiungimento degli obiettivi climatici, della transizione digitale e delle risorse destinate al Sud. Dal canto suo il portale Italia Domani del Governo ha un mero scopo di divulgazione delle modalità di gestione del PNRR, ma non consente un monitoraggio puntuale e esaustivo dello stato di attuazione degli investimenti e delle riforme che saranno implementati fino al 2026. Continua a leggere



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GIUSTIZIA e PNRR

 

  1. Leggi prima interrogazione
  2. Leggi seconda interrogazione
  3. Leggi terza interrogazione
  4. Leggi la risoluzione respinta

Leggi la relazione su GIUSTIZIA e PNRR

 “La giustizia è amministrata in nome del popolo. I giudici sono soggetti soltanto alla legge” (art.101), e “la funzione giurisdizionale è esercitata da magistrati ordinari istituiti e regolati dalle norme sull’ordinamento giudiziario” (art.102) “le norme sull’ordinamento giudiziario e su ogni magistratura sono stabilite con legge. La legge assicura l’indipendenza dei giudici delle giurisdizioni speciali, del pubblico ministero presso di esse, e degli estranei che partecipano all’amministrazione della giustizia” (art. 108). Infine “le competenze del Consiglio superiore della magistratura, …. spettano al Ministro della giustizia l’organizzazione e il funzionamento dei servizi relativi alla giustizia” (art. 110).

Quindi gli attori principali che decidono, secondo la Costituzione italiana, della quantità, qualità ed efficienza del sistema giudiziario in Italia sono il ministro della giustizia, i magistrati e il parlamento, quest’ultimo ha un ruolo fondamentale perché stabilisce le norme sull’ordinamento giudiziario e, soprattutto aspetto non trascurabile, anche a seguito delle recenti dichiarazioni del magistrato Palamara, assicura l’indipendenza dei giudici. Continua a leggere



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