Secondo l’ultimo censimento Istat del 2011 a Roma ci sono un milione di occupati, 700 mila pensionati, più di 200 mila casalinghe, quasi 175 mila studenti, 78 mila cercano un’occupazione e 147 mila sono lavoratori autonomi di cui (tavola 1), come emerge dagli open data Roma, 137.882 esercenti sono commercianti e 9.600 esercenti sono nel settore turistico delle strutture ricettive.
In complesso la forza lavoro romana è quasi il 50% della popolazione residente. Un altro milione di cittadini romani rappresentano invece le NON forze di lavoro (studenti, pensionati, disoccupati e casalinghi/e). Gli stranieri residenti a Roma sono 224 mila nel 2011 con una alta concentrazione (più di 29 mila residenti) nel centro storico del primo municipio e nel sesto municipio Roma delle Torri. I bambini con età inferiore ai 5 anni sono invece 120 mila. Continua a leggere
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Nella formazione del valore aggiunto di Roma Capitale il commercio è uno dei settori produttivi di forte impatto sulla economia della città. Il rilascio delle autorizzazioni/concessioni in materia di commercio in sede fissa, su aree pubbliche e di pubblici esercizi e mercati rionali è attribuito al municipio di competenza. A Roma abbiamo varie tipologie di attività commerciali quali:
monumenti, spettacoli e eventi a pagamento). La ricettività, la ristorazione, il commercio e tutti i servizi connessi al settore turismo sono l’ulteriore indotto produttivo della città capitolina e sono le tre componenti interconnesse che fanno leva sulla domanda turistica. Con l’utilizzo di dati amministrativi è stato possibile censire le strutture ricettive romane. I dati utilizzati sono gli
a cura di Monica Montella*
a cura di Monica Montella
causa degli enormi deficit accumulati. L’autonomia di bilancio e il governo delle politiche sanitarie a livello di aziende sanitarie locali (Asl) e di aziende ospedaliere (Ao) ha creato divergenti situazioni finanziarie. Il monitoraggio della spesa sanitaria per singola Asl, dovrebbe essere effettuato, come previsto dal