Perché lanciare ufficialmente il Progetto nazionale “ADOTTA UNA ASL”. Ecco i primi esiti

La trasparenza nel settore sanitario è risultata un miraggio in base alla ricognizione fatta il 4 febbraio 2014 su ASL e Ospedali del Lazio. Per questo il tavolo sanità del Lazio del M5S  a febbraio 2014 ha lanciato il progetto ADOTTA UNA ASL  per rafforzare il rispetto della legge sulla trasparenza da parte del sistema sanitario laziale.Tra i punti affrontati nella riunione del 30 maggio 2014 fatta con gli attivisti del tavolo sanità della Regione Lazio si è deciso di iniziare a monitorare alcune tematiche importanti in cui si pensi si annidano fenomeni di corruzione. Si è data priorità alle tematiche: opere pubbliche, consulenti e collaboratori, liste di attese e in aggiunta  beni immobili e gestione del patrimonio.

Il 10 luglio è stata affrontata la fase dell’accesso civico. Lo strumento dell’accesso civico, che può essere esercitato da ciascun cittadino, è volto a sollecitare l’aggiornamento della pagina ‘Amministrazione trasparente’ del sito web di ciascun ente, secondo i contenuti, le forme e i tempi previsti dal dlgs 33/2013 e dalle circolari esplicative dell’Anac. Se tutti i contenuti fossero resi noti a tutti i cittadini non sarebbe più necessario ricorrere all’accesso agli atti che è invece nella potestà dei consiglieri regionali/comunali o di chi ha un interesse legittimo per finalità specifiche (legge 241/90).

Attraverso le domande di accesso civico il tavolo sanità ha sollecitato Asl e ospedali a rispettare la normativa sulla trasparenza. Le ASL sono tenute a pubblicare i documenti, le informazioni e i dati concernenti l’organizzazione e la loro attività , cui corrisponde il diritto di chiunque di accedere ai siti web direttamente ed immediatamente, senza autenticazione ed identificazione. Nella home page della ASL e’ quindi collocata un’apposita sezione denominata «Amministrazione trasparente», al cui interno sono contenuti i dati, le informazioni e i documenti pubblicati ai sensi della normativa vigente. Le amministrazioni non possono disporre filtri e altre soluzioni tecniche atte ad impedire ai motori di ricerca web di indicizzare ed effettuare ricerche all’interno della sezione «Amministrazione trasparente».

Nella tavola seguente sono evidenziati alcuni risultati sul tema beni immobili e gestione del patrimonioal momento i dati sono parziali in attesa della pubblicazione dei dati da parte delle ASL e ospedali sottoposti ad accesso civico.

articolo monitoraggio Adotta una ASL

Ma possiamo già tracciare un primo quadro di spesa inefficiente per gestione del patrimonio pubblico da parte delle ASL e degli Ospedali Pubblici del Lazio.

Ad oggi abbiamo 26 milioni di costi di canoni di locazione pagati dalle ASL e ospedali a privati o agenti immobiliari  ma mancano a questi gli importi di San.im, strumento finanziario presente nella Regione Lazio, di cui non tutti i cittadini sono a conoscenza dell’enorme spesa finanziaria che politici senza scrupoli del passato, che sono ancora nelle nostre istituzioni, hanno scaricato sulle generazioni future. Infatti negli allegati consultati on line non sono specificati gli importi pagati per l’operazione San.im che …….”dal 2002 in poi, per fronteggiare le crescenti esigenze finanziarie, anziché avviare una riorganizzazione del sistema riducendo sprechi ed inefficienze, sono state attuate operazioni di finanza creativa e di dilazione di pagamenti dei fornitori di beni e servizi sanitari, che hanno drogato il sistema, rinviando il momento del risanamento e favorendo la formazione dell’enorme indebitamento…. ipotecando per quote insostenibili il fondo sanitario degli anni futuri”.  Solo nel 2012 sono stati pagati 88,3 milioni di euro di servizio del debito sull’operazione di cartolarizzazione San.Im. che riguarda 49 ospedali della regione Lazio. Una nota dolente per le tasche dei cittadini laziali che hanno pagato oltre 100 milioni di euro di interessi passivi solo nel 2012.

Infine abbiamo 191 proprietà date in uso gratuito che non sempre sono per fini benefici anzi possiamo definirle vere e proprie marchette elettorali.

Dal lavoro sulla spending review di Cottarelli sono emerse spese complessive solo per affitti della PA di 2,2 miliardi di euro. Attraverso “amministrazione trasparente” sappiamo anche a chi vanno queste risorse pubbliche.

affitti

Questo monitoraggio rappresenta solo un piccolo esempio di come si potrebbero individuare risorse finanziarie; se si volessero veramente individuare gli sprechi nelle Istituzioni pubbliche questo potrebbe rappresentare un ottimo e trasparente metodo di lavoro.

E’ stato lanciato il progetto adotta una ASL a livello nazionale. Se riuscissimo ad avere un quadro completo degli affitti  delle ASL e ospedali di tutta Italia e anche di tutte le istituzioni pubbliche, si potrebbero individuare altre risorse da sottrarre al sistema politico clientelare.

Referente tavolo generale sanità lazio del M5S

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http://www.monicamontella.it/

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