La sanità elettronica: la terza industria del settore sanitario (e-Health): quando diventa realtà?

Per sanità elettronica si intende l’applicazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione all’intera gamma di funzioni che investono il settore sanitario cioè costruire le reti o i portali di informazione sanitaria, i sistemi di cartelle cliniche elettroniche, la trasmissione delle prescrizioni o delle impegnative per via elettronica (e-prescrizioni, e-impegnative), i servizi di telemedicina, i sistemi di comunicazione personali portatili e indossabili, i portali salute e molti altri strumenti basati sulle tecnologie della comunicazione e dell’informazione e utilizzati per la prevenzione, la diagnosi, la cura, la sorveglianza sanitaria e la gestione dello stile di vita.

In Europa la sanità elettronica è promossa attraverso il piano d’azione per uno spazio europeo della sanità elettronica.

In Italia già c’è un progetto che ha permesso la creazione di una rete di servizi per i professionisti sanitari di “primary care” per la condivisione dei dati clinici con la quale si condivide il sistema informativo. Questo progetto ha permesso la costruzione di un modello per l’estensione del collegamento telematico in rete dei medici prescrittori a livello regionale rispettando quanto disciplinato dall’art. 50 della legge 326/2003 che prevede la trasmissione al Ministero dell’Economia dei dati delle ricette del Sistema Sanitario Nazionale, entrato a regime nel 2012, come riportato nel decreto del 2 luglio 2012 del Ministero dell’Economia e delle Finanze, rappresentando un valido strumento di controllo e prevenzione contro i farmacisti che possono falsificare le ricette del Ssn. Dal 1° gennaio 2014, il sistema per la tracciabilità delle confezioni dei farmaci erogate dal SSN basato su fustelle cartacee è integrato, ai fini del rimborso delle quote a carico del SSN, da sistema basato su tecnologie digitali, secondo modalità pubblicate sul sito del sistema informativo del progetto «Tessera sanitaria» e nel rispetto di quanto previsto dal Sistema di tracciabilità del farmaco del Ministero della salute.

Fascicolo Sanitario Elettronico nazionale verso il regionale

Il Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE) vede protagonisti tutti gli operatori sanitari ed in particolar modo i sistemi informativi di ogni singola azienda. L’esperienza ha dimostrato che il fatto di disporre di cartelle cliniche elettroniche complete e affidabili permette di migliorare la qualità delle cure e la sicurezza dei pazienti. La migliore conoscenza del passato del paziente e dei precedenti interventi di altri colleghi agevolerà la scelta del trattamento più adeguato. Gli strumenti e le applicazioni della sanità elettronica consentono di accedere a cartelle cliniche elettroniche in modo rapido e comodo e nel luogo desiderato. Essi agevolano le procedure diagnostiche grazie a tecniche non invasive di immagino grafia e, in campo chirurgico, consentono di meglio pianificare gli interventi clinici sulla base di dati digitali specifici per ciascun paziente. Essi permettono inoltre di accedere a risorse specializzate in materia di istruzione e formazione e danno ai radiologi la possibilità di esaminare immagini diagnostiche ovunque desiderino. Dalle cartelle cliniche elettroniche possono essere ricavate informazioni utili in materia di ricerca, gestione, salute pubblica ed altre statistiche correlate per gli operatori sanitari. La sanità elettronica può offrire un contributo determinante a tale riguardo, accrescendo la produttività del settore sanitario e consentendo di ottenere risultati migliori con minori risorse. Gli attuali sistemi di aggregazione ed elaborazione delle informazioni, ancora basati su supporto cartaceo, presentano purtroppo gravi inconvenienti. Il ricorso agli strumenti della sanità elettronica, quali le cartelle cliniche elettroniche e il supporto alla gestione dei flussi assistenziali, consente di ottenere in tempo utile dati completi ed integrati.

Il decreto crescita  ha ribadito l’importanza di un sistema unico di archiviazione dei dati sanitari e prescrizione telematica,  anche mediante l’utilizzo di fascicoli già in uso. Il FSE è istituito dalle regioni per tre scopi:

a) prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione (competenza del Servizio sanitario nazionale);

b) studio e ricerca scientifica in campo medico, biomedico ed epidemiologico;

c) programmazione sanitaria, verifica delle qualità delle cure e valutazione dell’assistenza sanitaria (b e c sono di competenza delle regioni e province autonome, nonché dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali e dal Ministero della salute nei limiti delle rispettive competenze attribuite dalla legge).

Dovrebbero essere già stati stabiliti:

  1. i contenuti del FSE
  2. i sistemi di codifica dei dati
  3. le garanzie e le misure di sicurezza da adottare nel trattamento dei dati personali nel rispetto dei diritti dell’assistito
  4. le modalità e i livelli diversificati di accesso al FSE da parte dei soggetti di cui ai commi 4, 5 e 6
  5. la definizione e le relative modalità di attribuzione di un codice identificativo univoco dell’assistito che non consenta l’identificazione diretta dell’interessato
  6. i criteri per l’interoperabilità del FSE a livello regionale, nazionale ed europeo, nel rispetto delle regole tecniche del sistema pubblico di connettività.

La cabina di regia per l’attuazione dell’Agenda digitale italiana è integrata per gli aspetti relativi al settore sanitario con un componente designato dal Ministro della salute, il cui incarico è svolto a titolo gratuito.

Per l’attuazione delle disposizioni le regioni possono, nel principio dell’ottimizzazione e razionalizzazione della spesa informatica, anche mediante la definizione di appositi accordi di collaborazione, realizzare infrastrutture tecnologiche per il FSE condivise a livello sovra-regionale, ovvero avvalersi, anche mediante riuso, delle infrastrutture tecnologiche per il FSE a tale fine già realizzate da altre regioni o dei servizi da queste erogate. Il modello di Fascicolo  garantisce la condivisione dei dati clinici fra tutte le aziende nell’ottica di migliorare il processo di cura su base regionale. I vantaggi dello strumento, una volta messo a regime, deriveranno dalla possibilità offerta al cittadino di accedere in maniera sicura ai propri dati, semplificando il dialogo con la pubblica amministrazione.

In Europa sono molte le iniziative a supporto della eHealth.

In particolare nel nuovo piano d’azione “Sanità elettronica” 2012-2020 – Una sanità innovativa per il 21-esimo secolo si mette in risalto come l’applicazione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC) alla sanità e ai sistemi di assistenza sanitaria può aumentarne l’efficienza, migliorare la qualità della vita e dare un impulso innovativo ai mercati sanitari. Se vogliamo rendere sostenibili i nostri sistemi sanitari dobbiamo realizzare riforme profonde e garantire che tutti i cittadini possano accedere a tali servizi. La sanità elettronica e il benessere sono ambiti che presentano un elevato potenziale di crescita e opportunità di innovazione, in particolare dando il via a uno scambio efficiente di dati nel settore sanitario. La sanità elettronica ha un elevato potenziale di mercato. Il mercato del benessere, sostenuto dalle tecnologie digitali (applicazioni e dispositivi mobili) è in rapida espansione. La convergenza tra le tecnologie di comunicazione senza fili e i dispositivi in ambito sanitario e tra l’assistenza sanitaria e sociale crea nuove opportunità commerciali. La ridefinizione della prestazione di servizi di assistenza e della cosiddetta “economia della terza età” ha ottime potenzialità sui mercati.

Come cita la comunicazione “la sanità elettronica può portare benefici ai cittadini, ai pazienti, agli operatori sanitari, ma anche alle organizzazioni del settore e alle autorità pubbliche preposte. Un impiego efficace della sanità elettronica può rendere l’assistenza sanitaria più incentrata sui cittadini, ossia più mirata, efficace ed efficiente, e contribuire a ridurre i casi di errori in ambito sanitario e la durata dei ricoveri ospedalieri. Essa favorisce inoltre l’inclusione socioeconomica e le pari opportunità, la qualità della vita e l’autoresponsabilità dei pazienti grazie ad una maggiore trasparenza, un migliore accesso ai servizi e alle informazioni e l’uso dei social media per fini legati alla salute”.

Uno studio recente mette in risalto la “Telemedicina e “doctor web”: l’eHealth che rinnova la Sanità”.

Strategia per il 2012-2020

La strategia di azione si deve basare sull’utilizzo e lo sviluppo della sanità elettronica per affrontare le sfide più urgenti del settore sanitario.

I punti su cui agire sono:

  • migliorare le condizioni giuridiche e di mercato per sviluppare i prodotti e i servizi di  sanità elettronica;
  • conseguire una maggiore interoperabilità dei servizi di sanità elettronica che si realizza nel momento in cui due o più applicazioni di sanità elettronica (ad es. EHR) sono in grado di consentire la collaborazione sotto forma di scambi, comprensione e interventi relativi a informazioni su un cittadino/paziente e ad altre informazioni e conoscenze legate alla salute tra medici, pazienti ed altri soggetti o organizzazioni all’interno e tra i sistemi sanitari di diverse giurisdizioni che non parlano la stessa lingua e che hanno culture diverse attraverso l’organo strategico della rete della sanità elettronica. (entro il 2015 la Commissione, con l’ausilio della rete della sanità elettronica, proporrà un quadro per l’interoperabilità basato sui risultati di studi e progetti pilota e di ricerca.)
  • sostenere la ricerca, lo sviluppo e l’innovazione nella sanità elettronica;
  • agevolare la diffusione e promuovere un’ampia espansione della sanità elettronica e promuovere il dialogo politico e la cooperazione internazionale a livello globale in tema di sanità elettronica.

Una prima proposta di legge sulla sanità elettronica della Regione Lazio è approdata nel novembre del 2013, con la speranza che venga approvata al più presto dal Consiglio regionale del Lazio.

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http://www.monicamontella.it/

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