Il Movimento che ha cambiato l’Italia… senza che nessuno se ne accorgesse

L’attività parlamentare del Movimento 5 Stelle (M5S) all’inizio del mandato politico è risultata ampiamente sottovalutata, soprattutto a causa della scarsa copertura mediatica e della debole comunicazione interna ed esterna del movimento.

Questa invisibilità ha generato frustrazione tra gli attivisti e i rappresentanti, convinti che i media tradizionali oscurassero deliberatamente le loro iniziative per difendere lo status quo politico.

Il M5S ha spesso dimostrato incapacità nel promuovere i propri successi, nell’organizzare eventi efficaci di sensibilizzazione pubblica e nell’utilizzare appieno gli strumenti digitali per contrastare la censura informativa e coinvolgere i cittadini. Un miglioramento della strategia comunicativa resta dunque una priorità, specialmente per valorizzare il lavoro svolto dai parlamentari.


Impegno parlamentare e temi centrali

I parlamentari M5S si sono distinti per il loro impegno nel portare avanti i 20 punti del programma “per uscire dal buio“. Tra le principali proposte e iniziative:

Politiche sociali ed economiche

  • Reddito di cittadinanza: presentato nel 2013 per contrastare la povertà e rafforzare la coesione sociale.

  • Revisione dell’ISEE: proposta per un calcolo più equo, in particolare a favore delle famiglie numerose.

  • Sostegno alle PMI: donazione volontaria di parte degli stipendi dei parlamentari per finanziare un fondo a sostegno delle piccole e medie imprese, poco valorizzato dai media.

Giustizia e lotta alla corruzione

  • Riforma della giustizia: responsabilità civile dei magistrati, certezza della pena, informatizzazione dei processi.

  • Anticorruzione: modifiche al codice penale (es. 416-ter), lotta al riciclaggio, contrasto alle raccomandazioni e ai conflitti d’interesse.

  • Criteri più severi di candidabilità: esclusione di condannati, indagati e corrotti dalle liste elettorali.

Trasparenza e partecipazione democratica

  • Politometro: proposta per verificare eventuali arricchimenti illeciti dei politici.

  • Referendum propositivi senza quorum: proposta di modifica all’art. 75 della Costituzione, ignorata dal Parlamento.

  • Discussione obbligatoria delle leggi d’iniziativa popolare: richiesta di voto palese su ogni proposta presentata dai cittadini.

  • Piattaforme digitali per la partecipazione: sviluppo di strumenti di democrazia diretta online, come cavallo di battaglia storico del movimento.


Temi economici e fiscali

  • Abolizione dell’IMU sulla prima casa: per favorire l’equità fiscale.

  • Riforma bancaria: separazione tra banche commerciali e speculative, riduzione dei costi per i cittadini, revisione del T.U. bancario (D.lgs. 385/1993).

  • Abolizione di Equitalia: per una riscossione più equa e trasparente.


Istruzione, salute e ambiente

  • Destinazione dell’8×1000 alla scuola pubblica: proposta per migliorare le infrastrutture scolastiche.

  • Tutela della salute: richiesta di attribuire allo Stato la competenza legislativa esclusiva.

  • Tutela del paesaggio e contenimento del consumo del suolo: in linea con una visione ecologista e sostenibile.


Informazione, editoria e finanziamento ai partiti

  • Abolizione dei contributi pubblici ai partiti: risultato importante del M5S, da comunicare con maggiore forza. Il ritardo nell’eliminazione totale del finanziamento pubblico, attribuibile al governo Renzi, merita continua denuncia.

  • Abolizione dei finanziamenti diretti e indiretti all’editoria: proposta per liberare l’informazione dai conflitti d’interesse e sostenere media indipendenti.

  • Una sola TV pubblica, senza pubblicità, indipendente dai partiti: riforma proposta sia alla Camera che al Senato.


Conflitti politici e appropriazione delle proposte

Il M5S ha criticato aspramente il governo Renzi e altri partiti per aver scimmiottato alcune sue proposte (es. abolizione delle province, riforma del Senato), realizzandole però in maniera incoerente e poco efficace. La delusione per queste “imitazioni” mal riuscite ha rafforzato l’urgenza di denunciare pubblicamente le manovre dilatorie dei partiti tradizionali.

Il Movimento 5 Stelle ha lavorato su una vasta gamma di temi centrali per la trasformazione del Paese, dalla giustizia sociale alla trasparenza, dalla partecipazione democratica alla semplificazione dello Stato. Tuttavia, l’effettiva portata di questo lavoro è stata spesso ignorata per mancanza di una comunicazione adeguata e per un sistematico disinteresse mediatico.

È quindi fondamentale rilanciare una strategia comunicativa più incisiva, che non solo informi i cittadini sui risultati raggiunti, ma li coinvolga direttamente nel percorso politico attraverso strumenti digitali, iniziative pubbliche e campagne di informazione trasparente.

In particolare tra i punti trattati:

  1. Proposta di legge riguardante il Reddito di Cittadinanza e la revisione dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), che risale al 2013. Revisione dell’ISEE: introduzione di modifiche alla normativa esistente riguardante l’ISEE, uno strumento fondamentale utilizzato per valutare la condizione economica delle famiglie italiane, al fine di garantire un accesso più equo alle agevolazioni sociali e ai servizi pubblici. Le modifiche erano particolarmente orientate verso il sostegno delle famiglie numerose. Supporto alle famiglie numerose: un elemento chiave della proposta era quello di promuovere misure che agevolassero le famiglie numerose, ritenendo necessario differenziare il calcolo dell’ISEE per tener conto della composizione familiare e delle diverse esigenze economiche di nuclei più grandi. Reddito di cittadinanza: viene menzionata la necessità di sostenere le famiglie italiane attraverso un reddito di cittadinanza, con l’obiettivo di ridurre la povertà e sostenere la coesione sociale.
  2. Misure immediate per il rilancio della piccola & media impresa : i famosi fondi dove i generosi portavoce, hanno versato le loro quote di stipendio su Media e Canali ufficiali politici, non se ne parlato abbastanza. La storica battaglia è stata la proposta per le modifiche alla legge 31 ottobre 1965, n. 1261, in materia di riduzione dell’indennità parlamentare e della diaria, e contestuale incremento delle dotazioni del Fondo per le politiche sociali.
  3. Anticorruzione : disposizioni in materia di corruzione nel settore privato. Disposizioni per il contrasto al riciclaggio e all’autoriciclaggio, Anticorruzione. Modifiche all’articolo 416-ter del codice penale in materia di scambio elettorale politico-mafioso (S.887). Modifica dell’articolo 416-ter del codice penale, in materia di scambio elettorale politico-mafioso (S.948-B). Conflitto di Interesse. Lotta alle Raccomandazioni. Impresentabilità di Indagati, condannati , corrotti, etc. Riforma della Giustizia, Responsabilità dei Giudici, Inasprimento delle Condanne per i colletti bianchi, Certezza della Pena, Lotta alla discrezione sull’interpretazione delle sentenze, Riforma della tempistica, Informatizzazione obbligatoria. Modifiche al codice penale in materia di concussione, corruzione e abuso d’ufficio. Riforma della disciplina per le elezioni della Camera e del Senato, concernente i criteri di candidabilità ed i casi di revoca e decadenza del mandato nonché l’espressione del voto di preferenza da parte degli elettori. Disposizioni concernenti il divieto di propaganda elettorale per le persone appartenenti ad associazioni mafiose e sottoposte alla misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza. Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno della mafia e sulle altre associazioni criminali similari, anche straniere. Disposizioni in materia di falso in bilancio. 
  4. Informatizzazione e semplificazione dello Stato : creazione di una Piattaforma dedicata a dibattiti, sondaggi e votazioni, aperta a più livelli con “sondaggi” al volo “apri & chiudi” e in poche ore, bè,  quale naturale Cavallo di Battaglia del M5S, è stato trascurato? E il riconoscimento del diritto di accesso alla rete internet. Accesso gratuito alla Rete per la cittadinanza.
  5. Abolizione dei contributi pubblici ai partiti : la coerenza dimostrata nell’abolizione dei contributi pubblici ai partiti è stato un traguardo importante, e su questo tema si dovrebbe dare ancora più visibilità. Inoltre, è fondamentale ricordare continuamente il ritardo nell’eliminazione totale del finanziamento ai partiti, scelto dall’allora premier Renzi. Questo aspetto deve essere ribadito ogni giorno e in ogni occasione, fino a diventare il “tormentone” degli italiani. L’abolizione dei contributi pubblici e le modifiche alla normativa sulle spese elettorali e sulle agevolazioni ai partiti e movimenti politici devono rimanere un punto focale.
  6. Referendum propositivo e senza quorum : bisognava informare di più tutti gli italiani sul tema e presentare un progetto realizzabile concreto in merito con tanto di percorso, tempistiche, esempi e “sabotaggi” di cui la Casta è assolutamente allergica all’opinione dei cittadini. La proposta rimasta disattesa sulla modifica dell’articolo 75 della Costituzione concernente la soppressione del quorum strutturale del referendum abrogativo.
  7. Referendum sulla permanenza nell’euro : si era interessati ad ascoltare l’opinione dei cittadini e progettarlo nel dettaglio, spiegandolo, usandolo come strumento di “pressione sul Governo” di allora, voce per voce.
  8. Obbligo di discussione di ogni legge di iniziativa popolare in Parlamento con voto palese : obiettivo era lanciare V-Day a Tema per la raccolta di firme da sbattere in faccia alla Casta per farla vergognare.
  9. Abolizione dei finanziamenti diretti e indiretti ai giornali : una proposta rivoluzionaria che porti l’informazione italiana lontana dai Conflitti di Interesse di Editori, Partiti politici e cordate dei Poteri  forti incentivando progetti giovani ed indipendenti. Una sola televisione pubblica, senza pubblicità, indipendente dai partiti: sono state presentate due proposte, una al Senato  su abolizione finanziamento pubblico all’editoria, l’altra alla Camera.
  10. Eliminazione delle province: l’eliminazione delle province rappresenta un altro esempio in cui il neo-PD di Renzi ha cercato di appropriarsi delle istanze grilline, copiando il M5S nel tentativo di rubare consensi e attrarre un elettorato variabile. Tuttavia, come è accaduto con la riforma del Senato e l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, si è trattato di una totale presa in giro. Le promesse fatte sono state disattese, e il cambiamento reale che i cittadini si aspettavano non si è concretizzato. È fondamentale continuare a denunciare queste manovre per mantenere alta l’attenzione su temi così rilevanti.

Altre iniziative legislative tematiche su cui ha lavorato il M5S di Beppe e GianRoberto sono: l’attribuzione allo Stato della competenza legislativa esclusiva in materia di tutela della salute. In tema di banche si è lavorato per la Modifica all’articolo 117-bis del testo unico delle leggi in materia bancaria e creditizia di cui al decreto legislativo 1º settembre 1993, n. 385, per la riduzione dei costi gravanti sui cittadini in seguito ai rapporti di affidamento creditizio. Sulla delega al Governo per la riforma dell’ordinamento bancario attraverso la separazione delle attività bancarie commerciali da quelle speculative. A sostegno della scuola pubblica è stata presentata una proposta di legge che modifica all’articolo 48 della legge 20 maggio 1985, n. 222, in materia di destinazione di una quota dell’otto per mille del gettito dell’imposta sul reddito delle persone fisiche a diretta gestione statale a interventi di valorizzazione e ammodernamento del patrimonio immobiliare scolastico (1860) (presentata il 28 novembre 2013, annunciata il 29 novembre 2013). In tema ambientale si è proposto di costruire le disposizioni per il contenimento del consumo del suolo e la tutela del paesaggio.



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